Perché è importante la certificazione ATEX

Nell’articolo degli agitatori industriali, abbiamo accennato al fatto che i nostri agitatori pneumatici sono certificati ATEX. Vale la pena di spendere qualche parola su questa certificazione, per dare l’idea di quanto fondamentale sia affidarsi ad apparecchiature conformi a questa direttiva.

Cos’è la certificazione ATEX

Prima di tutto, spieghiamo l’acronimo: ATEX sta per Atmosphere Explosive, cioè “atmosfera esplosiva”.

Quando in un’ambiente chiuso è presente una certa concentrazione di sostanze infiammabili disperse in aria o comburente, si forma un’atmosfera potenzialmente esplosiva. Se è presente una sorgente di innesco e la concentrazione è all’interno del cosiddetto “campo di esplosività”, si ha l’esplosione.

Per questo, la Comunità Europea ha adottato due direttive complementari:

  • ATEX 99/92/CE, che definisce i requisiti minimi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con presenza di atmosfere potenzialmente esplosive.
  • ATEX 2014/34/UE, recepita in Italia con DLgs 233/03, che si applica ai prodotti commercializzati o in servizio dal 20 aprile 2016.

Oltre a queste direttive, le apparecchiature si dividono in gruppi in base all’utilizzo.

La direttiva include i materiali di superficie e di miniera, in quanto il pericolo, le misure di protezione e i metodi di prova sono simili per entrambi i materiali; la prima distinzione è effettuata con la suddivisione in due gruppi:

  • Gruppo I: prodotti da utilizzarsi in miniere grisutose;
  • Gruppo II: apparecchiature destinate all’utilizzo in superficie.

La certificazione ATEX ha lo scopo di ridurre al minimo o, meglio ancora, prevenire le esplosioni in determinati luoghi di lavoro. Se i processi di produzione coinvolgono liquidi, gas, polveri combustibili infiammabili, o se le attrezzature sono utilizzate in tali luoghi, le aziende devono ottenere la certificazione ATEX.

La direttiva ATEX applicata agli agitatori pneumatici Eccofil

Le attività industriali, come ad esempio la verniciatura a spruzzo o la produzione di prodotti chimici, sono solo alcuni degli ambienti di lavoro in cui potrebbero verificarsi esplosioni.

Articoli correlati